2 luglio 2010
Cavalli dipinti, Yap.
Creato da
Samantha Abis
il giorno
venerdì, luglio 02, 2010
A. mi ha contattata dall'olanda. Mi ha commissionato due tele, una 20x30cm da sistemare fuori dalla stalla. L'altra 30x40cm da tenere in casa.
Mi ha virtualmente presentato il suo cavallo Yap ed io sono stata avvolta dalla loro storia.
Una storia come a volte capita tra gli uomini, anche loro tra tanti si sono miracolosamente trovati, riconosciuti... e scelti ed ora non si lasciano più!
:)
Dalle parole di A:
"Ho sempre avuto la passione per i cavalli. Qui in olanda l'equitazione è uno sport diciamo "nazionale" alla portata di tutti quindi grazie ad un mio collega che ha trovato un maneggio, vicino al paese dove viviamo, con un insegnante che parla perfettamente inglese (cosa fondamentale considerando che l'olandese è una lingua incomprensibile).
A metà aprile dello scorso anno prendo la prima lezione di equitazione, felicissimo.A me danno un cavallo buonissimo, Falina, e al mio collega danno un cavallo bellissimo nero alto al garrese più di me il suo nome è Jan il fratello maggiore di un altro cavallo nero più giovane leggermente più basso un pò dispettoso e indisponente che stava nella stalla accanto, il suo nome..... YAP.
Non si faceva accarezzare da nessuno, se ti avvicinavi si girava e ti mostrava subito la sua coda nera lunga e foltissima, chiamato da tutte le persone del maneggio "the black devil" (il diavolo nero per il suo caratteraccio).
Comunque la prima sera tutto tranquillo lezione andata benissimo io sulla mia falina e il mio collega su Jan tutto fila liscio e, finita la lezione, prenotiamo la lezione successiva.
Seconda lezione io sempre su Falina mentre al mio collega gli tocca il diavolo nero Yap, io in circa 15 minuti finosco di pulire la mia cavalla e mi affaccio alla stalla del mio collega che sudava da morire e ancora non era riuscito a posare la spazzola per pulirlo.... Lui era convinto che gli avessero dato lo stesso cavallo della lezione precedente ma si sbagliava il cavallo non era lo stesso, cosa li distingueva l'uno dall'altro: 3 o 4 centimetri (irrilevante per cavalli di una stazza del genere) il nome (Jan / Yap ) la pronuncia è uguale cambia solo la "N" e la "P" e certo lui non se lo poteva ricordare ma per me non era il nome o l'altezza, erano gli occhi, neri estremamente profondi ma nello stesso tempo desiderosi di attenzioni (se chiudo i miei di occhi mi sembra di averli qui di fronte a me).
Morale........... mio collega proprio non riusciva a pulirlo quindi gli chiesi se potevo dargli una mano e lui accettò perchè iniziava anche ad avere paura.
Io presi la spazzola e tentai di entrare nella stalla ma lui si girò subito sembrava quasi volesse scalciare ma io sono un pò pazzo con i cavalli e appena lui si girò di spalle io lo spinsi di nuovo, beh non ci crederai ma è stato buonissimo!
..così nacque tutto, ogni volta che io andavo al maneggio mi fermavo davanti alla sua stalla ci parlavo, quando era in lezione lo scrutavo, lo seguivo, se lui era in lezione mentre ci stavo pure io non riuscivo a concentrarmi perchè mi distraevo sempre; purtroppo io non lo potevo cavalcare perchè lui è un cavallo molto difficile da cavalcare e io ero all'inizio della mia carriera cavallerizza... comunque le persone cadevano giù da lui, avevano problemi con lui, il mio stesso collega è caduto da lui quindi lui è sempre stato un tipetto niente male ecco perchè lo chiamavano il diavolo nero.
Un giorno chiesi alla mia istruttrice, Anja, se prima o poi secondo lei sarei stato in grado di cavalcare Yap e lei mi disse che avrei dovuto aspettare ancora un pò per questo ma che ero sulla buona strada... beh dopo 15 giorni mi fecero fare la mia prima lezione e così dovetti rimettere in discussione tutto quello che avevo fatto fino a quel momento, con lui non riuscivo a fare nulla: trotto galoppo, cambi di direzioni cerchi, nulla delle cose che facevo in modo perfetto (pensa che ero pronto per le competizioni a settembre) ma più si faceva difficile e più io mi innamoravo di questo diavolo dagli occhi dolci, così decisi di affittarlo.
Affittare un cavallo vuol dire che tu lo puoi cavalcare 1 ora al giorno tutti i giorni ma devi pulirgli la stalla tutti i giorni e lui è uno dei cavalli più sporchi di tutto il maneggio.
L'ho affittato per due mesi ma ogni giorno ero sempre più geloso che che qualcuno lo cavalcasse e lo trattasse male. Yap è un cavallo che ha bisogno di cure e attenzioni io vado sempre lì circa tre ore prima la lezione solo per pulirlo e pulire la stalla mentre spesso capita che le persone arrivano al maneggio circa 20 minuti prima per pulire il cavallo e mettergli la sella e le briglie ma con Yap ti ci volgiono 10 minuti solo per mettergli le briglie quindi spesso non lo pulivano o lo pulivano male e tu capisci che non ce la potevo fare.
Le cose andarono avanti per due mesi lui faceva cadere la gente e io me ne innamoravo sempre più, ha distrutto una macchina e io ho chiamato una persona per fargli controllare lo zoccolo a mie spese (ancora era un cavallo del maneggio) nessuno lo voleva cavalcare e io mi sentivo in vetta al mondo quando entravamo nella arena per fare la lezione fino a che non ho chiesto alla mia istruttrice cosa fosse meglio per lui, essere acquistato da me con la possibilità poi un domani di doverlo rivendere, considerati i prezzi in italia, oppure continuare così; lei mi ha detto che avrei dovuto ragionare sul fatto che avrei sofferto per il distacco e io gli ho detto che per me la sofferenza ci sarebbe stata comunque perchè io già lo consideravo mio. Ragionai su questo un intero week end il lunedì successivo cominicai al proprietario del maneggio che lo avrei comprato.
Oggi le cose vanno così: io lo chiamo per nome e lui esce dalla stalla e mi nitrisce, lo metto libero e lui corre via fino a che non lo chiamo e corre di nuovo da me, prima non si faceva neanche spazzolare la schiena oggi gli pulisco schena, criniera, coda, zoccoli e gli faccio anche la treccia alla criniera e vado tutti i giorni da lui ci sto dalle 3 alle 4 ore al giorno, la mia vita gira intorno a lui il mio lavoro i miei impegni, tutto!!!
Ora oltre al diavolo nero lo chiamano "il principino" o "il fortunato" per come lo tratto, per me è una gioia, il sogno di un bambino che ora ha 29 anni e vive un sogno diventato realtà, ancora non ci credo che lui è parte della mia vita anche ora le lacrime di gioia stanno per usicre... spero con questo racconto, forse un pò lungo, di averti fatto capire cosa mi lega al mio cucciolone...."
Ho scelto di dipingere Yap in questa tela di 30x40 senza cavezza libero di correre coraggioso e fiero nel vento in un campo brullo e sconfinato, sotto un cielo di nuvole minacciose.
Grazie ad A.
..anche per aver condiviso con noi questa storia d'amore :) perchè di storia d'amore si tratta, ci sono tutte le componenti! Colpo di fulmine, cura, dolcezza, gelosia, affetto...e vita insieme.
A prestissimo, nel prossimo post vi mostrerò alcuni fasi del dipinto.
Per informazioni, preventivi, curiosità o altro, non esitate..contattatemi! samantha.web@hotmail.it Sa
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